Favola della creazione dell’uomo
In un luogo selvaggio e inospitale, un giorno il Signore decise di fare un Giardino, con la G maiuscola, perché era per Sé. Il luogo era selvaggio e inospitale per modo di dire, perché tu sai che, sulla Terra, tutto diventa bello e abitabile se tu ci nasci.
Dunque, era un luogo selvaggio e inospitale, e il Signore decise di farci il Suo Giardino Privato per sollazzarsi.
Creato il Giardino, prese un pezzo di legno, gli mise due mani e due piedi, due gambe e due braccia, due occhi, due orecchie, due buchi nel naso, due palpebre e due sopracciglia e lo guardò:
- Brutto!
Pensò. E pensò:
- Lo muovo coi fili? Lo muovo coi fili.
E zic e zac! gli mise due fili alle mani e due nei piedi, gli diede una spinta e lui camminò come un robot.
- Brutto!
Pensò. E ripensò:
- Lo faccio vedere, perché non inciampi.
E zic e zac! gli soffia negli occhi ed ecco l’iride e le pupille e la vista. Adamo sbatteva le palpebre perché non capiva.
- Gli darò l’udito, vediamo se capisce qualcosa.
E zic e zac! gli soffia nei buchi delle orecchie. Adamo si dà una scrollata, soffiare nelle orecchie dà sempre fastidio, e sentiva suoni indistinti.
- Gli dò il fiuto, vediamo se capirà qualcosa.
E zic e zac! gli soffia nel naso e Adamo tira indietro la testa. Prova tu a farti soffiare nel naso. Ma continuava a non capire.
- Gli darò il tatto.
Gli prende le dita e a fuoco ci marca le impronte digitali. Adamo salta qua e là dal dolore e torna a sedersi. Il Signore, paziente, vede che non capisce neanche una cosa.
- Gli darò la parola.
E zic e zac! gli soffia sulle corde vocali: che male! E Adamo comincia a parlare. Parlare? Gracchiare!
- Adamo mio, ma non capisci proprio niente!
Dall’alto arrivò una colomba bianca come la neve:
- Dagli un’anima e lui capirà.
- E dove la prendo?
- Nell’aria. L’anima è aria che si condensa.
E Dio gli diede l’anima ma, zic e zac! neanche così Adamo capiva.
- E la Creazione? Che sarà della Creazione senza nessuno a goderne?
- Ma sei Tu che ne devi godere, non altri!
- Spirito Santo, hai ragione.
- E tuffati!
E Dio si tuffò nell’anima di Adamo e Adamo capì, un poco alla volta, e fu Dio e nel Giardino Terrestre regnò la Pace della Conoscenza Infinita.
L’anima, cosciente del Dio che abita dentro di lei va avanti alla ricerca di Dio e questo è quello che importa. Dio nell’anima fatta di aria, nel corpo fatto di legno, nel legno fatto da un albero, fatto da un seme. Fatto da Dio anche lui una mattina d’agosto, quando il Signore ha detto:
- Voglio conoscere il mondo, mi faccio un Adamo e così lo conosco nelle sue forme.
E così avvenne la creazione del Primo uomo, voluta da Dio per conoscere la Sua Santa Creazione nata da Lui, per Lui, con Lui. Così noi siamo Lui, per conoscere la Sua Creazione in ognuno di noi e nelle cose create.
Bello, vero? Ti piace? È già tardi, il sole tramonta ed è ora di partire. Domani ti racconterò la favola della luce. Andiamo. È già tardi, il giorno declina, dobbiamo dormire.